Programmi scolastici all’estero
1. Posso scegliere il Paese?
Sì, certo, puoi scegliere la nazione dove svolgere il programma, ma non puoi richiedere una città o una regione specifica (a meno che tu non scelga un programma che lo preveda).
Ricordati che non è il luogo che fa dell’esperienza un successo, bensì il legame che crei in famiglia, a scuola e nella comunità in cui sei inserito.
2. Qual è l’anno consigliato per questa esperienza?
L’età minima per l’anno o il semestre è 15 anni, mentre ai programmi estivi possono partecipare anche studenti di età inferiore o superiore (da 14 a 18 anni). Non ci sono anni particolarmente adatti, anche se la tendenza è di preferire l’anno della quarta superiore.
3. Perderò un anno scolastico?
Vi sono specifiche disposizioni di legge ( Nota Prot. 843 del 10 aprile 2013 pubblicato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca – MIUR ) che consentono, a certe condizioni, la convalida dell’anno svolto all’estero. Ti consigliamo di chiedere disposizioni alla tua scuola prima di aderire al programma, in quanto al rientro dovrai seguire le indicazioni del tuo Consiglio di Istituto.
4. Che tipo di scuola è prevista?
I nostri programmi prevedono l’iscrizione in una scuola pubblica selezionata dai nostri corrispondenti. Se preferisci optare per la scuola privata ti possiamo offrire un’ampia scelta di Private High School negli Stati Uniti, in Sudafrica e in Australia, Adelaide con sistemazione in famiglia ospitante; naturalmente la retta scolastica e i servizi offerti saranno spese supplementari a tuo carico.
5. Posso trovare tutte le mie materie italiane nella scuola all’estero?
Tieni presente che ogni Paese ha un sistema scolastico diverso: ne troverai alcune, mentre altre come greco, latino o filosofia non vengono insegnate nella maggior parte dei Paesi extra europei.
6. Che tipo di sistemazione posso scegliere?
Il nostro programma prevede la sistemazione in famiglia.
7. Chi sceglie e come vengono selezionate le famiglie ospitanti?
I nostri collaboratori all’estero si occupano durante tutto l’anno di trovare famiglie ospitanti per i nostri studenti. La famiglia deve sostenere un colloquio a casa sua e avere i requisiti e le giuste motivazioni per ospitare un ragazzo straniero, oltre a fornire delle referenze. Sono le famiglie ospitanti selezionate che scelgono l’ Exchange Student da ospitare, in base alle informazioni contenute nel Dossier che hanno ricevuto.
8. A chi posso rivolgermi durante il soggiorno all’estero?
A tutti gli studenti viene assegnato un rappresentante di area, che svolge questo compito come volontario. Il tuo sarà desideroso di aiutarti in caso di bisogno: non esitare a contattarlo. Potrai poi sempre contare sull’aiuto dell’organizzazione locale e di BEC.
9. Se non dovessi trovarmi bene con la mia famiglia ospitante?
Nonostante le famiglie vengano accuratamente selezionate, può succedere che una sistemazione non funzioni perfettamente. Rivolgiti alla tua rappresentante di area, potrà aiutarti a risolvere le difficoltà e valutare eventualmente la possibilità di cambiare famiglia.
10. Cosa faccio se mi ammalo durante il soggiorno?
Tutti i partecipanti ai programmi possono usufruire dell’assicurazione per spese mediche e responsabilità civile con una polizza proposta dalle organizzazioni locali e da BEC .
11. Se vengo bocciato o mi danno dei debiti, perdo le quote versate?
La partecipazione al programma scolastico di 5 o 10 mesi non sarà possibile in caso di bocciatura. Se a giugno avessi un debito scolastico, BEC valuterà la partenza in base al Paese di destinazione, all’inizio del programma e alla data di inizio della scuola locale. In caso di dubbi sul tuo rendimento scolastico, ti consigliamo di stipulare l’assicurazione contro le spese di annullamento.
12. Posso concorrere per una borsa di studio?
Potrai assolutamente concorrere per la vincita della borsa di studio. Scopri qui come partecipare all’assegnazione per la borsa di studio.
13. Se parto per un programma all’estero sono obbligato a ospitare uno studente straniero?
No, la tua partecipazione non è vincolata all’esperienza di ospitalità. Solo se vorrai, la tua famiglia potrà accogliere uno studente prima, durante o dopo la tua esperienza.
14. Perché consigliare di iscriversi quasi un anno prima?
Consigliamo vivamente di sostenere il colloquio già entro la fine dell’anno in corso poiché la preparazione della documentazione è semplice, ma la ricerca della famiglia ospitante e della scuola estera richiedono impegno e tempo.
Accoglienza Studenti Stranieri
1. Cosa ci si aspetta da una famiglia ospitante?
L’idea di base è quella di accogliere lo studente straniero come un figlio o una figlia in più, rendendolo parte integrante della famiglia. La famiglia ospitante darà al ragazzo vitto e alloggio, e lo coinvolgerà in tutte le sue attività quotidiane. Fondamentali saranno il desiderio di conoscere una nuova cultura, la tolleranza, la pazienza, l’affidabilità e il calore umano che offrirete allo studente.
2. Lo studente dovrà avere una camera propria?
Non necessariamente. Lo studente potrà condividere la camera con il fratello o la sorella ospitanti (dello stesso sesso), con una differenza massima di età di 4 anni in più o in meno. Occorrerà tuttavia riservare allo studente anche un piccolo spazio tranquillo per lo studio.
3. Se non abbiamo figli adolescenti possiamo ospitare ugualmente?
Certamente! La tipologia delle famiglie può essere la più svariata: ci possono essere fratelli e sorelle fuori casa, bimbi piccoli oppure famiglie senza figli. Importante è la forte motivazione a vivere questa esperienza.
4. Possiamo ospitare anche se non abitiamo in una grande città, ma in un piccolo paese e non siamo vicini a Milano?
Certamente! La sede del BEC è a Milano, ma si avvale dell’aiuto di collaboratori in tutta Italia, ed è quindi possibile ospitare anche in piccoli centri.
5. Quali spese si dovranno sostenere?
Alla famiglia viene richiesto, dal punto di vista economico, di offrire vitto e alloggio al ragazzo. Le spese inerenti la scuola (tasse scolastiche, mezzi pubblici per raggiungere la scuola) sono a carico del BEC . Le spese personali dello studente (vestiario, attività sportive, divertimenti, gite e visite culturali ecc.) sono sostenute dal ragazzo.
Nella foto: Jelena, dal Montenegro in Italia per 10 mesi, in gita a Pisa con la sua famiglia ospitante
6. Come si deve procedere per l’inserimento dei ragazzi a scuola?
BEC vi chiederà il nominativo di una scuola superiore nella vostra zona (può essere quella dei vostri figli o un istituto per voi facile da raggiungere). Ci penserà il BEC a contattare la scuola e a inoltrare la richiesta di iscrizione. In un secondo momento è possibile che la scuola richieda il vostro intervento in qualità di genitori ospitanti.
7. In caso di assenze alle lezioni da parte dello studente, come ci dobbiamo comportare nei confronti della scuola?
Dovrete giustificare ogni assenza del ragazzo secondo le modalità richieste dalla scuola. Assicuratevi che partecipi attivamente alle lezioni e che svolga i compiti assegnati.
8. A chi possiamo fare riferimento durante questa esperienza?
Prima, durante e dopo il soggiorno dell’ Exchange Student potrete sempre contare sull’appoggio del vostro rappresentante di zona nonché dell’ufficio BEC . Inoltre è disponibile un numero di emergenza sempre attivo 24 ore su 24.
9. Chi è il rappresentante di zona?
Si tratta di una persona volontaria nella vostra area a cui potete rivolgervi per qualsiasi dubbio, difficoltà o necessità: è il tramite tra voi, lo studente e l’organizzazione. È una terza persona, ovvero un ulteriore punto di vista, neutrale, fondamentale per l’aiuto nella comprensione e soluzione di qualsiasi questione.
10. I ragazzi stranieri sono assicurati?
Certo! Tutti gli studenti arrivano in Italia con un’assicurazione per malattia, infortuni e contro terzi stipulata dall’organizzazione all’estero.
11. Se il ragazzo si ammala, come comportarsi?
Potete rivolgervi al vostro medico di famiglia. Eventuali costi per visite e acquisto di medicinali saranno sostenuti dallo studente, che potrà poi chiederne il rimborso alla propria assicurazione.
12. Dobbiamo organizzare visite e gite per lo studente?
L’esperienza si basa sulla quotidianità della vita familiare nella comunità in cui lo studente è inserito. Se avete la possibilità di organizzare qualche visita fuori dalla vostra zona, questo sarà certamente un’occasione in più di arricchimento per i ragazzi.
13. Quando arrivano i ragazzi? E quanto tempo rimangono?
La durata dei programmi varia da 2 a 10 mesi. Esiste anche un programma ridotto estivo di 6 settimane.
14. Ci dobbiamo impegnare a ospitare lo studente per l’intero programma?
Per i programmi di 2, 3 e 5 mesi ci si aspetta disponibilità per l’intero periodo. Per i programmi di 10 mesi possiamo considerare la possibilità di suddividere l’ospitalità tra due famiglie.
15. Nel caso ci impegnassimo per un periodo lungo e l’esperienza risultasse diversa dalle aspettative, cosa succede?
È naturale che ci sia un periodo iniziale di adattamento per entrambi, il ragazzo e la famiglia, con qualche malinteso causato soprattutto da motivi linguistici e differenze culturali. Nel caso dovessero esserci problemi seri che portano a situazioni insostenibili, anche se avete dato disponibilità per un periodo lungo, BEC si impegna nella ricerca di una nuova famiglia nel minor tempo possibile.
16. Se abbiamo disponibilità solo per qualche settimana, possiamo comunque proporci per l’accoglienza dello studente?
In questo caso sarà un piacere accogliere il vostro aiuto nelle situazioni di “emergenza”: cambiamenti inaspettati, fasi di passaggio tra una famiglia e l’altra.
17. Possiamo chiedere allo studente di parlare la sua lingua con noi o i nostri figli?
Chiedere è sempre lecito! Tenete però sempre presente che i ragazzi vengono in Italia per imparare l’italiano e la nostra cultura in tutti i suoi aspetti.
È comunque inevitabile che avvenga uno scambio linguistico, anche perché spesso la conoscenza dell’italiano da parte degli Exchange Students è in generale molto scarsa, se non nulla.
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